macOS 10.15 Catalina

Alla WWDC 2019 Tim Cook ha annunciato la nuova release del macOS: arriviamo alla 10.15 e si chiamerà Catalina, un’isola della California e dovrebbe essere disponibile per la fine settembre 2019. Come sempre ad ogni nuova release del Sistema Operativo del MAC suggerisco di non correre immediatamente ad installarlo appena uscirà, soprattutto se parliamo del computer di lavoro o comunque del Mac con cui facciamo tutto nella quotidianità. E come sempre inizialmente ci saranno incompatibilità più o meno pesanti con tanti programmi di cui magari non possiamo fare a meno. Può essere quindi una ottima idea scaricarlo ma installarlo su un HD esterno o un SSD esterno per poterlo testare con calma e sperimentarlo per bene con la certezza di non trovarsi poi a mal partito con le cose che DOBBIAMO FARE quotidianamente. Successivamente, quando usciranno i primi 2/3 aggiornamenti importanti e avremo già testato che tutto è Ok per le nostre necessità, potremo serenamente decidere di aggiornare anche il disco principale del nostro iMac o MacBook (io suggerisco di installare dal 10.15.3 e così faccio anche sui miei computer…).

Le novità principali di Catalina riguardano una migliore performance generale, un importante uso di intelligenza artificiale che si riverbera su tanti aspetti e tanti nuovi programmi, nuove funzioni di sincronizzazione con i nostri devices portatili, versioni completamente riviste delle applicazioni Foto, Promemoria, Note. La novità più eclatante è l’addio alla storica applicazione iTunes che ci ha accompagnato da inizio 2000: oramai iTunes stava diventando troppo ricca di funzionalità e non gestiva più solo la musica ma molto altro, in più le ultime release avevano nettamente peggiorato la sua facilità d’uso che era proverbiale anche solo fino a pochi anni fa. Itunes quindi si scorpora in diverse nuove App che promettono di essere più semplici e gestire specificatamente solo singole attività: l’app Musica, l’app Podcast, l’app Apple TV che rende il nostro Mac una vera Apple Tv che vi ricordo da un po’ di tempo gode addirittura di un suo specifico sistema operativo indipendente tvOS appunto di cui comunque parlerò in un altro articolo. Le funzioni di sincronizzazione con iPad, iPhone e vecchi iPod sono integrate ora direttamente nel Finder e promettono di essere più rapide e più intuitive di prima. Altre novità da segnalare sono una nuova funzionalità che ci permetterà di gestire quanto tempo dedicare all’uso del computer o di un singolo programma durante la giornata, la nuova applicazione Sidecar che consentirà di usare il nostro iPad (se sufficientemente recente…) come monitor esterno del nostro Mac e usarlo magari come tavoletta grafica se ci procuriamo una Apple Pencil (che tra l’altro si mormora insistentemente funzionerà anche sui nuovi iPhone che usciranno a settembre). Con Catalina viene portata su Mac l’app Find My che è una versione rinnovata e molto più potente di Find My iPhone. Il programma permetterà di rintracciare tutto, familiari e amici (dotati di dispositivi APPLE ovviamente) ma anche iPhone, iPad e Mac smarriti o peggio rubati, persino quando sono offline permettendo anche una completa disabilitazione del Mac non più sotto il nostro controllo. Dal punto di vista un po’ più tecnico invece con macOS 10.15 Catalina terminerà la possibilità di far girare applicazioni più datate che ancora “giravano a 32 bit” . Il passaggio ai 64 bit è quindi definitivo (con l’iOS si è completato addirittura con iOS 11) e a maggior ragione dobbiamo fare attenzione se usiamo ancora vecchi programmi a 32 bit perché proprio non funzioneranno più e necessiteranno forzatamente di nuove versioni da parte delle loro software house (se ancora interessate a portare avanti il loro prodotto, purtroppo…).

Su quali Mac potremo installare Catalina ? più o meno su Mac del 2012 in avanti. Per i modelli che sono tagliati fuori da questo nuovo aggiornamento, e quindi considerati obsoleti, vale come sempre la considerazione che possiamo tranquillamente usare macOS 10.13 High Sierra e 10.14 Mojave per ancora due o tre anni senza problemi: ma dobbiamo entrare nell’ordine delle idee che dovremo, dopo questo periodo, valutare l’acquisto di un nuovo Mac se non vogliamo essere tagliati fuori da tutti i futuri aggiornamenti e ritrovarci una macchina anche poco sicura che un po’ alla volta non sarà più in grado di fare quello a cui siamo abituati vedere fare perdendo il supporto di innumerevoli software, plugin indispensabili non più disponibili per il nostro sistema operativo, certificati di sicurezza, posta elettronica che smette di funzionare, siti che non si aprono più… cioè quello che stanno sperimentando da parecchi mesi gli utenti che si trovano ad avere sui loro Mac più datati ancora ad esempio macOS 10.7, 10.8, 10.9 e purtroppo anche il 10.10 Yosemite perfetto per macchine di sette, otto anni di vita.